I poderi della Maremma - Le costruzioni rurali della Riforma Fondiaria nella Maremma grossetana degli anni Cinquanta


De Bianchi Marco, Seravalle Luca, Le costruzioni rurali della Riforma Fondiaria nella Maremma grossetana degli anni Cinquanta, 2011, Grosseto, Editrice Innocenti, ISBN 9788889818961

"Un viaggio tra gli archivi comunali alla ricerca della nostra storia e della nostra identità. Questa pubblicazione, curata dagli uffici dedicati alla Gestione del Territorio del Comune di Grosseto, racconta l'attività dell'Ente Maremma e il ruolo culturale e sociale della riforma agraria degli anni '50 vista attraverso la lente delle piantine dei poderi, dei progetti, delle fotografie e dei volti dell'epoca affiancati dai documenti e le autorizzazioni che consentono e accompagnano quel passaggio epocale..."

Podere S.Angelica, allevamento bovini (Regione Toscana, Archivio Storico, Ente Maremma)

"Gli anni cinquanta aprono le porte ad importanti trasformazioni sia territoriali che sociali, preannunciando il primo intervento riformatore nella struttura fondiaria che la storia nazionale abbia conosciuto, l'istituzione nel 1951 dell'Ente Maremma, la cui denominazione originaria era " Ente per la colonizzazione della maremma Tosco-Laziale e del Territorio del Fucino". Con l'espropriazione e la riassegnazione di quote di terre e poderi a braccianti e mezzadri l'agricoltura nata dalla riforma, segna un passaggio fondamentale utile a comprendere il paesaggio contemporaneo: il passaggio dai latifondi indivisi all'attuale, diffusa frammentazione delle proprietà. Se la bonifica integrale permette la colonizzazione di aree malsane e, quindi, l'espansione dell'agricoltura in termini di superficie, la Riforma Fondiaria è l'intervento che incide sul riordino della proprietà fondiaria e sulla struttura della società rurale."

Con l’invito a leggere questo libro di approfondimento di un frammento di storia della pianura della Maremma grossetana. Questo articolo è rivolto anche a tutti i proprietari, attuali o futuri, che si trovano nell’occasione di affrontare degli interventi su immobili dell’Ente Maremma nella provincia di Grosseto per far meglio comprendere il tessuto in cui sono inseriti tali immobili. Oltre ad un interessante scritto sull'evoluzione urbanistica e storica di Grosseto, all'interno della pubblicazione, sono raccolte le tipologie costruttive dei poderi Ente Maremma, attraverso 20 schede descrittive con fotografie, piante sezioni e prospetti.

 - Case coloniche del tipo "Strillaie" e case coloniche del tipo "S.Agostino"

Casa colonica tipo "Strillaie" (Ente Maremma (a cura di), Opere per l’insediamento colonico [Roma], Ente Maremma, 1960)

Appartengono alla tipologia di fabbricato a due piani con stalla incorporata. Le costruzioni ricadenti nel tipo “Strillaie” erano caratterizzate al piano terra da un portico, una stalla e un magazzino; al primo piano vi era l’abitazione del colone, raggiungibile tramite una scala esterna, con quattro grandi vani, di circa 15-20mq ed altezza 3m, ed altri ridotti per servizi come bagno e zona cottura. La struttura è in muratura portante principalmente in pietrame locale e la possibilità, quando disponibile, dell’uso di blocchi di tufo.  I solai interpiano e di copertura realizzati in struttura latero-cementizia. Un utile riferimento temporale riguarda la licenza di costruzione di quattro edifici nella località Poggio Cavallo tra la città di Grosseto e Istia d’Ombrone, nei terreni espropriati dall’ex proprietà Andreini risalente al 10/05/1954 e insiemi ai quali vennero realizzati le infrastrutture per la gestione dell’attività agricola collegata come strade, pozzi, canali, ecc.

L’altra tipologia è il modello “S. Agostino” con un fabbricato a due piani con stalla incorporata, abbastanza similare alla tipologia precedente, dotata al piano terra di un portico, un magazzino, un erbaio, un ripostiglio ed una stalla; al primo piano con quattro vani di cui tre camere, una cucina e i servizi.

Casa colonica tipo "S.Agostino" (Regione Toscana, Archivio Storico, Ente Maremma)

 - Case coloniche del tipo "Sabatina (2)"

Casa colonica del tipo "Sabatina" (Regione Toscana, Archivio Storico, Ente Maremma)

È una tipologia di edificio a due piani con stalla incorporata. È tra le tipologie più comuni nelle costruzioni eseguite nel Comune. Il piano terra contiene una stalla, un erbaio e un magazzino; al piano primo con quattro vani di cui tre camere, una cucina e servizi. Un esempio sono i 6 edifici (licenza di costruzione rilasciata il 24/01/1955) nella zona località Poggetti Nuovi a nord della città di Grosseto, nei terreni espropriati dall’ex proprietà Tullio Mazzoncini.

 - Case coloniche del tipo "Sacra"

Casa colonica binata del tipo "Sacra" (Ente Maremma (a cura di), Opere per l’insediamento colonico [Roma], Ente Maremma, 1960)

È una tipologia a due piani, di carattere più economico, con una stalla e un magazzino al piano terra e tra vani e servizi al primo piano. È una tipologia di edificio che può essere proposta anche binata cioè due unità immobiliari unite da una muratura verticale dalle fondazioni alla copertura.

 - Case coloniche del tipo "Montetosto"

Casa colonica del tipo "Montetosto" (Ente Maremma (a cura di), Opere per l’insediamento colonico [Roma], Ente Maremma, 1960)

È una tipologia con una grande cubatura realizzata per i nuclei più grandi maggiori di quattro unità lavorative. Al piano terra vi era una stalla, un magazzino e una cucina; al primo piano tre vani e servizi.

 

Lasciamo al lettore del libro approfondire le altre tipologie riconosciute che sono :

Tipo “Rispescia”

Tipo “Sabatina”

Tipo “S. Fernando”

Tipo “Speranza 2”

Tipo “Bellosguardo”

Tipo “Speranza 3”

Tipo “Bottaccia ad un piano”

Tipo “Maremma”

Tipo “Sabrata”

Tipo “Marsiliana”

Tipo “Volterra”

Tipo “ Bottaccia a due piani”

Tipo “Marina modificata”

Tipo “Marsiliana modificata”

Tipo “Grosseto”

Richiedi una consulenza