Vivere in Maremma. Architettura, tra torri e castelli medioevali.


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Il territorio della maremma Toscana è molto conosciuto e apprezzato per il suo bellissimo mare, per le pinete selvagge, per le campagne con panorami di dolci colline ricamate da argentei uliveti e infinite vigne, per la sua terra costellata di poggi su cui ammirare ricordi di borghi antichi.

Ma il grande vantaggio che oggi presenta la Maremma, rispetto a molte altre province italiane, è certamente legato al fatto di aver conservato, grazie a particolari dinamiche storiche e geografiche, un aspetto genuino e naturale, estraneo al turismo di massa, nonostante la sua felice morfologia, il suo invidiabile clima, la sua perfetta centralità nello stivale italico e una densità di popolazione tra le più basse d'Italia.

Le particolari dinamiche storiche che ne hanno fatto un territorio ancora non molto conosciuto, sono quelle legate alla Maremma come terra di confine, posizionata vicino al mare e caratterizzata, per lo più, da zone inabitabili in estate a causa delle emanazioni deleterie esalate dal suolo, da cui il termine medioevale di mal aria, malattia che in realtà era provocata dalla puntura di un particolare tipo di zanzara molto presente in queste zone paludose.

Dopo la distruzione dei primi insediamenti etruschi e romani ad opera delle popolazioni barbariche, il vasto territorio della provincia Grossetana venne suddiviso secondo i canoni del feudalesimo così ebbero origine, con le prime contee, le marche e i feudi minori, le nobiltà e le famiglie come gli Aldobrandeschi, gli Orsini, gli Sforza che dominarono per molto tempo il territorio.

Dal 1000 al 1300 durante il cosiddetto “incastellamento”, vengono costruiti la maggior parte delle fortezze, dei piccoli borghi fortificati e dei castelli. Nel 1500 durante la dominazione spagnola vengono edificati i “Presidi” fortificati di Orbetello, Argentario e Talamone per proteggersi dalle scorrerie dei Turchi Ottomani.

I potenti che eressero castelli qua e là, esercitarono il loro dominio sugli sparuti abitanti del contado e sui radi viaggiatori, cosi che per tutto il Medio Evo ed oltre la terra di maremma rimase terra di scorrerie e di pascoli, da spremere e abbandonare.

Quando poi la Toscana passo sotto il dominio dei Lorena, ci si avvide finalmente che anche la Maremma era terra con grandi potenzialità. Così nel 1766, Leopoldo di Lorena, eresse Grosseto a capoluogo della “Provincia inferiore senese” divenuta con il tempo Provincia di Grosseto.

Da questo momento in poi possiamo dire che ebbe inizio la seconda parte della storia, legata ai lavori di Bonifica e alle imponenti opere idrauliche, poi proseguite con Mussolini e via fino ai giorni nostri con l'appoderamento e la riforma fondiaria della maremma Grossetana.

Gli articoli di questo blog si occuperanno di realizzare una sorta di schedatura degli edifici relativi alla prima parte della storia quella che riguarda l'architettura presente nella maremma Grossetana relativa al periodo medioevale, ovvero le torri e i castelli sparsi nel territorio dei comuni della Provincia, che costituiscono un importante patrimonio architettonico e testimoniale sulla antropizzazione delle terre di Maremma.

Le schedature sono tratte dalla pubblicazione della Provincia di Grosseto, “Torri e Castelli della Provincia di Grosseto”, redatto dall'Amministrazione Provinciale di Grosseto nel 1990.

Si riporta l'elenco dei comuni della Provincia di Grosseto secondo l'ordine cronologico che verrà seguito nella realizzazione degli articoli:

-Monterotondo Marittimo -Montieri -Massa Marittima -Follonica -Scarlino -Gavorrano

-Roccastrada -Civitella Marittima -Castiglione della Pescaia -Grosseto -Campagnatico -Cinigiano

-Seggiano -Castel del Piano -Arcidosso -Santa Fiora – Scansano -Roccalbegna – Semproniano – Castell'Azzara – Magliano in Toscana – Manciano – Pitigliano – Sorano – Isola del Giglio – Monte Argentario – Orbetello – Capalbio.

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